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conoscenzanews@flcgil.it – Comunicato su contrattazione integrativa di scuola

Comunicato FLC CGIL su contrattazione integrativa di scuolaIl sindacato non firmatario del Contratto ora passa alle intimidazioni delle scuole

 Sindacato non firmatario del Contratto ora passa alle intimidazioni delle scuole 

In questi giorni in prossimità dell’apertura della contrattazione integrativa di scuola l’unico sindacato che non ha firmato il CCNL 2019-2021 fa circolare una nota del suo ufficio legale al fine di intimare alle scuole di consentire la sua partecipazione all’informativa e al confronto sindacale, minacciando in caso contrario azioni giudiziarie “con richiesta di risarcimento di tutti i danni subiti e subendi”. A supporto di ciò si cita un’ordinanza del tribunale di Roma dell’aprile del 2024 che è stata superata da un’altra ordinanza del giugno 2024 che esclude questa organizzazione dalle relazioni sindacali attuative del CCNL fino a pronunciamento del giudice previsto per dicembre 2024. Già questo sindacato ha tentato di partecipare al confronto presso il Ministero ma, sulla base della suddetta seconda ordinanza, è stato allontanato dai funzionari ministeriali. 

Ora tale comportamento si cerca di replicare in tutti gli uffici regionali e nelle scuole. Evidentemente si accettano le pronunce favorevoli ma si respingono quelle sfavorevoli. Una giustizia à la carte. 

L’ARAN, dal canto suo, ha già chiarito, sia rispondendo ad un quesito di una scuola, sia con una recente nota: chi non ha firmato il CCNL non ha diritto di partecipare, a nessun livello (nazionale, regionale, di scuola) né alle trattative integrative, né al confronto, né all’informativa. 

Le scuole sono luogo di legalità ed è raccapricciante che un sindacato disconosca leggi e sentenze. I Dirigenti Scolastici e le scuole sanno cosa fare e non si lasceranno intimidire da chi è bandito (dalle trattative integrative, dal confronto, dall’informativa). 

La FLC CGIL sarà a fianco dei Dirigenti Scolastici e delle RSU che respingeranno pressioni e intimidazioni nel rispetto della legalità contrattuale e dei principi democratici che prescrivono l’accettazione dei provvedimenti emanati dal potere terzo dell’ordinamento giudiziario. 

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