Informativa sulla Legge 1° ottobre 2024, n. 150 – Revisione della disciplina in materia di valutazione e tutela del personale scolastico.
Si informa la comunità scolastica che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 243 del 16 ottobre 2024) la Legge 1° ottobre 2024, n. 150, che apporta modifiche significative alla normativa vigente in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, nonché nuove disposizioni per la tutela dell’autorevolezza del personale scolastico e l’istituzione di indirizzi scolastici differenziati.
Un’apposita Ordinanza Ministeriale, di prossima emanazione, definirà i tempi e le modalità di attuazione di tutti i provvedimenti previsti dalla Legge.
Punti salienti della Legge:
1.Valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria: la valutazione periodica e finale, compresa quella dell’educazione civica, la valutazione periodica e finale delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa con giudizi sintetici. Per garantire una maggiore chiarezza e trasparenza, i giudizi dovranno essere integrati da una descrizione dettagliata del livello di apprendimento raggiunto dall’alunno in ciascuna disciplina. Anche la valutazione della condotta è espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.
I tre punti fermi dell’innovazione sono tre:
a) l’abrogazione dell’attuale valutazione degli apprendimenti sui quattro livelli, abrogazione disposta con l’art. 1, c. 2, della legge;
b) la sua sostituzione con i “giudizi sintetici”;
c) l’attesa dell’Ordinanza del Ministro che ne indichi le modalità di attuazione, in particolare delle formulazioni dei giudizi .
2. Valutazione del comportamento: nella scuola primaria, il comportamento sarà valutato collegialmente con giudizi sintetici. Nella scuola secondaria di 1°grado, la valutazione del comportamento rimane in decimi, e nel caso in cui sia inferiore a sei decimi, lo studente non sarà ammesso alla classe successiva o all’esame di Stato.
I punti fermi dell’innovazione riguardante la Riforma del voto dicondotta sono i seguenti:
– Il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico. Nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti.
– Nelle scuole secondarie di 1° grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e avrà un peso maggiore nella valutazione complessiva dell’andamento scolastico dell’alunno.
– Nella scuola secondaria di 1° grado se la valutazione del comportamento è inferiore a sei decimi, il Consiglio di Classe delibera la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato conclusivo del percorso di studi.
– Qualora la valutazione del comportamento sia pari a sei decimi, il Consiglio di Classe, in sede di scrutinio finale, sospenderà il giudizio senza ammettere immediatamente lo studente o la studentessa alla classe successiva. Verrà assegnato un elaborato critico sul tema della cittadinanza attiva e solidale, la cui consegna dovrà avvenire prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. La mancata presentazione dell’elaborato o una valutazione insufficiente da parte del Consiglio di Classe comporteranno la non ammissione all’anno scolastico successivo.
3. Tutela del personale scolastico
L’art. 3 della Legge introduce una multa da 500,00 a 10.000,00 euro, a titolo di riparazione pecuniaria, da versare all’Istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.
La sanzione pecuniaria si aggiunge all’eventuale risarcimento per i danni subiti dalla vittima e la sospensione condizionale della pena sarà subordinata all’effettivo pagamento della multa.
La tutela non si limita ai docenti, al personale educativo e ai dirigenti scolastici, ma si estende a tutto il personale, includendo il personale della Segreteria e i collaboratori scolastici.
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Dirigente Scolastico